What are U lookin’ 4, flauta?

What are U lookin’ 4, flauta?

 

Me ne sto in mezzo al passato, che mi grida addosso. Tutt’intorno la stessa serie di carceri, e lo stesso istinto, le stesse vie di fuga, di fronte a me.

Una nebbia fitta, gelida, intorno. Mi chiedo dov’è il mio posto, al via ho pagato venti euro per arrivare lì, al parco della Vittoria. Dicono che esista. C’è una casetta verde, diversa dalle altre, tutta per me. C’era scritto nelle istruzioni.

Un uomo che ruba la palla ad un bambino, in piazza, me ne ha comprato un pacco intero, giura che è tutto vero, lui che mente anche a se stesso.

Pesco una carta.

Il carabiniere scrive, sottovoce mi sgrida, finchè scoppio, e lo prendo per il colletto. Guarda queste mani, quando saranno di nuovo fasciate d’orgoglio, con sotto ancora violenze, allora verrò qui, e ti sporcherò quel bel colletto bianco di falso buonismo. Perchè ora grido, ora prendo a pugni ogni pedina.

Pesco una carta, devo ancora star ferma un giro.

E allora pensi, conti quante caselle mancano, e quelle indietro sembrano identiche a quelle davanti. Mi gira la testa.

In mezzo a tutto, spunta lei, tutto ciò che non è mai stato madre, e fermo il suo braccio, che mai dovrà toccare il mio principe. Vorrei picchiarla io, se un qualche comandamento non me lo vietasse. Lei e tutto ciò che è stato, e la voglia dei miei 17 anni di fare una valigia, scappare via, mandare affanculo, dallo stomaco in fuori, tutto. Rivedere tutto addosso al principe, e io che non posso portarlo via. Tesoro aspetta, abbi pazienza. Mi ascolto, e sembro un disco che salta, la stessa frase in repeat.

Tiro i dadi, domani è nuovamente lunedì. E sogno.

Sogno quel giorno in cui chiuderò una porta, e mi siederò a terra, in una casa vuota, da riempire di futuro. E piangerò, leccandomi le ferite, asciugandomi dopo questa bufera. E mi rialzerò da li solo per… dare ancora, ancora un altro giro di chiave, alla porta.

E il mondo fuori, che muoia pure allora.

14 pensieri riguardo “What are U lookin’ 4, flauta?

  1. Magari col carabinere dentro, col colletto sporco, da lavare…. E te lo fa pure lavare a te! Meglio lui che quello matto dell’agenzia, giusto?

    Silly

  2. searchy, sembra che si continui a rotolare in situazioni sempre peggiori. Io che tento di difendere questo bimbo, che tento di risolvere ogni cosa, mentre qualcun altro è completamente fuori con la testa.

    Non si può minacciare un bambino.

    Non si può ferire un figlio così.

    Ma se pensa di spaventarmi.. io vinco. Cazzo se vinco. Sto rebaltando il mondo pur di farlo.

  3. Spiacenti. Le case vuote in cui chiudersi sono finite. Le costruiscono già piene di musica, allegria, casino e pareti colorate. Per il resto: Milano è vicina. Venite a trovarci. Il cavajo è a disposizione. ;*

  4. e ci ho pensato, momy. mi sa che verremo, preparati. e sella cris.

    preci, che vuoi che succeda. più chiara di così, non so..

  5. vogliono tutti parco della vittoria…nessuno che si accontenti di vicolo stretto, eppure il segreto è tutto lì, nel volare bassissimo…

  6. o c’è sempre posto in questa strana strada con la segnaletica impazzita…

    …certo che vincerai, sei una donna con le palle tu!

    🙂

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